È morto Nino Barraco, giornalista e uomo di cultura

È morto Nino Barraco, giornalista e uomo di cultura

Lutto nel mondo del giornalismo siciliano: è morto all’età di 92 anni Nino Barraco, dopo circa settant'anni di cammino professionale. Nato a Lercara Friddi, era molto legato al mondo ecclesiastico. È stato direttore responsabile di diverse riviste, a partire dalla testata Voce cattolica, ha ricoperto la carica di presidente regionale dell'Unione cattolica stampa italiana, docente di Etica professionale all'Istituto superiore di giornalismo presso l'Università di Palermo e componente dell'ufficio stampa dell'Assemblea regionale siciliana. 

Leonardo Sciascia definì Nino Barraco «uomo di pace», mentre il cardinale Salvatore Pappalardo ebbe grande stima dell'uomo e del professionista. L'arcidiocesi di Palermo lo celebra sul proprio sito e ricorda che il giornalista «per sei decenni ha vissuto e raccontato la Chiesa nella realtà e nella storia».

I funerali, presieduti dall’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice si sono svolti questa mattina nella Chiesa Regina Pacis. Nel 1976 il cardinale Salvatore Pappalardo gli affidò le conclusioni del primo convegno ecclesiale del suo episcopato, espressione di una collaborazione nel cuore della Chiesa palermitana, in anni in cui è stata fucina e avamposto di teologia, storia e pastorale.

Con Nino Barraco il contributo del giornalismo entrò nella segreteria della Conferenza episcopale siciliana. La sua penna lucida e poetica ha dato voce agli snodi più difficili ed entusiasmanti della Chiesa siciliana, a generazioni di vescovi, religiosi e laici, dal Concilio fino al martirio di don Pino Puglisi da lui definito «profeta disarmato, e oltre». Messaggi di cordoglio sono giunti dall’Ufficio comunicazioni diocesano di Palermo e dal presidente regionale dell’Ucsi, Domenico Interdonato, che lo ricorda come «maestro di giornalismo e uomo del dialogo», mentre il segretario nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo che è anche tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, sottolinea il suo impegno per l’associazione dei giornalisti cattolici in Sicilia ai cui chiedeva un  impegno “etico”.