Giornalismo responsabile nel mondo che cambia, le linee guida dell'Ucsi
Linee guida per un giornalismo responsabile, nel mondo dell'informazione in continuo mutamento. Sono al centro di un documento, "Oltre le 5W, 5M per un giornalismo responsabile. Perché e come i giornalisti sono chiamati a fare di più", curato da Giuseppe Delle Cave e Renato Piccoli e consegnato dal segretario nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo al presidente e al vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Roberto Gueli e Salvatore Li Castri. Un lavoro pensato, in particolare, dai giovani dell’Ucsi che hanno partecipato alla scuola di formazione di Assisi, appuntamento che torna ogni anno in autunno. Un position paper, scritto da 13 ragazzi da tutta Italia coordinati dalla vicepresidente dell’Ucsi Maria Luisa Sgobba e dalla componente della giunta nazionale Ucsi Luisa Pozzar.
Le 5M sono di fatto delle W rovesciate: ogni giornalista sa che nel proprio articolo dev’esserci la risposta chiara agli interrogativi, dalla lingua inglese, What-Che cosa?, Who-Chi? Where-dove? When-quando? Why-perché?, alle quali, poi, si aggiunge l’H di How-Come? Si prova a ribaltare tale prospettiva con le 5M: More request, more sources cioè più domande e più fonti; More time cioè più tempo; More languages, more points of view, cioè più linguaggi e più punti di vista; More legal protections, rights, freedom, ovvero più tutele, diritti e libertà; More humanity, cioè più umanità. «Spunti che nascono da una riflessione interna alla categoria – secondo Di Salvo – chiamata a fare di più e a gettare le basi per un giornalismo che sia realmente responsabile».