Incontro con il Procuratore Lo Voi: nomi degli arrestati, nessun divieto
«La procura della Repubblica di Palermo non ha messo alcun divieto alla divulgazione dei nomi delle persone coinvolte nell’operazione Mirò. Mai questo ufficio ha voluto negare il diritto di cronaca in passato e lo stesso intende fare per il futuro». È quanto ha riferito questa mattina il procuratore capo di Palermo Franco Lo Voi al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia, Giulio Francese, e al vicesegretario regionale dell’Assostampa Roberto Leone. L’incontro era stato chiesto dopo che nei giorni scorsi era stata comunicata la notizia di arresti della polizia senza fornire le generalità delle persone coinvolte.
Il procuratore ha definito l’accaduto frutto di un equivoco e ha assicurato che non esiste alcuna direttiva del suo ufficio in materia. «Esiste invece la necessità di azioni comuni per garantire il diritto alla buona informazione - hanno spiegato Francese e Leone - che hanno ringraziato Lo Voi per l’attenzione e l’immediata disponibilità al confronto».
Procura, Ordine e Assostampa quindi si impegnano a collaborare ognuno per la propria parte in azioni e iniziative che tendono a garantire da un lato il diritto alla informazione completa e attendibile e dall’altra alla garanzia del rispetto della presunzione di innocenza dei soggetti coinvolti nelle inchieste giudiziarie.
Il procuratore ha definito l’accaduto frutto di un equivoco e ha assicurato che non esiste alcuna direttiva del suo ufficio in materia. «Esiste invece la necessità di azioni comuni per garantire il diritto alla buona informazione - hanno spiegato Francese e Leone - che hanno ringraziato Lo Voi per l’attenzione e l’immediata disponibilità al confronto».
Procura, Ordine e Assostampa quindi si impegnano a collaborare ognuno per la propria parte in azioni e iniziative che tendono a garantire da un lato il diritto alla informazione completa e attendibile e dall’altra alla garanzia del rispetto della presunzione di innocenza dei soggetti coinvolti nelle inchieste giudiziarie.