Legalità e lotta alla criminalità: un ponte europeo tra Baviera e Sicilia

Legalità e lotta alla criminalità: un ponte europeo tra Baviera e Sicilia
Una conferenza internazionale sulla lotta alla criminalità organizzata, un ponte di Legalità tra Baviera e Sicilia, organizzata dall’USEF, con finanziamento della regione Sicilia, ospitata dal gruppo parlamentare della Deputata Bavarese Christiane Feichtmeier (SPD), lei stessa ex Poliziotta, e dal Vicepresidente del Parlamento Bavarese, Markus Rinderspacher, ex giornalista televisivo.
 
La conferenza ha coinvolto il presidente della Commissione Antimafia Siciliana, On. Antonello Cracolici, il Giudice tedesco di origini siciliane, Dr. Alessandro Bellardita, il giornalista giudiziario dell’organo di radiocomunicazione di stato della Baviera (BR) Oliver Benedixen, il Dirigente USEF nonché parlamentare italiano eletto nella circoscrizione Estero, in Sudamerica, Fabio Porta e Philip Kania, Unione di polizia, Gruppo distretto polizia federale/dogana, 
per la moderazione della Deputata Bavarese Christiana Feichtmeier e della Dirigente USEF Daniela Di Benedetto. Le conclusioni sono state affidate al Presidente USEF Angelo Lauricella (anche dirigente ANPI ed ex parlamentare).
 
La conferenza è stata preceduta dalla presentazione della mostra „Giornalisti: Testimoni di Verità“ realizzata dall’ordine dei giornalisti siciliano e dedicata ai giornalisti siciliano (ODG) uccisi dalla mafia e dal terrorismo, ben 10 solo tra i Siciliani.
 
La mostra è stata introdotta da Roberto Gueli, Presidente dell‘ODG nonché direttore della più grande redazione europea (TGR), da Salvo Li Castri, vicepresidente ODG e pubblicista, Francesco Nicastro, curatore della mostra, ex Presidente ODG, oggi Direttore del Centro Studi Pio La Torre „A Sud’Europa“. Proprio Nicastro fu chiamato al giornale L‘Ora a sostituire il collega Mario Francese, appena ucciso dalla mafia, anche da qui la sua particolare sensibilità per questo importante tema: la libertà di stampa e l’esposizione dei giornalisti alla criminalità.
 
Presenti in sala il Console Generale, Sergio Maffettone, e il consigliere CGIE Gianluca Errico.
 
Quello che si ritiene troppo spesso essere un fenomeno italiano, la criminalità organizzata,  è invece riuscita a infiltrarsi nell'economia tedesca quasi senza ostacoli. Un business da miliardi di Euro all’anno solo in Germania, come confermato da Kania e Bellardita, contro il quale la Germania non è opportunamente attrezzata, né da un punto di vista culturale, né tantomeno e soprattutto legislativo e politico.
 
Riciclaggio di denaro, traffico di esseri umani, spaccio di droga, intimidazioni agli organi giudiziari , procure e giornalisti sono anche in Germania all‘ordine del giorno, riferisce Feichtmeier. 
 
Anche Cracolici, presentando in modo chiaro e preciso il fenomeno, ragguaglia di fronte al rischio di non affrontare in modo congiunto la criminalità organizzata e il fenomeno mafioso.
 
Gli esperti Cracolici, Bellardita, Porta, Bendixen, Kania sono tutti d'accordo: ci sono miglioramenti nell'applicazione della legge, ma c'è ancora molto da fare nel campo della legislazione. Alcuni degli esempi citati sono l’inasprimento del paragrafo 129 del codice penale tedesco, più personale nelle autorità investigative e di controllo, più risorse nella politica educativa.
 
Al termine di un ricco dibattito, Lauricella presenta le sue conclusioni introducendo il percorso storico che ha portato al concepimento degli strumenti costituzionali italiani a difesa delle fasce deboli e della democrazia stessa e auspica una maggiore armonizzazione a livello europeo dei processi investigativi e giudiziari, nonché degli strumenti giuridici e culturali per una lotta comune alla criminalità organizzata.
 
La conferenza, dotata di collegamento in remoto e traduzione simultanea. viene accompagnata al Pianoforte, dal maestro di origine siciliana, Serena Chillemi con “Libertà è Partecipazione” di G.Gaber, brano che aveva accompagnato per anni gli aperitivi politico-musicali da lei portati in giro per Monaco con Daniela Di Benedetto (e che si auspica da oggi riprenderanno) e una Toccata di Eliodoro Sollima, componista siciliano e forse il primo a dedicare un brano alle vittime di mafia.
 
La conferenza è stata seguita da un momento di networking altrettanto partecipato e accompagnato da un aperitivo.
 
In seguito alla manifestazione la mostra è stata spostata presso il Consolato Generale di Monaco di Baviera dove resterà visitabile negli orari di apertura dello stesso fino a fine Ottobre.
 
Daniela Di Benedetto, ideatrice del format e coordinatrice in loco con Christiane Feichtmeier, esprime piena soddisfazione per la riuscita di un evento molto complesso per i temi affrontati e le modalità necessarie ma impeccabile nel risultato, anche grazie al supporto tecnico garantito dal Parlamento Bavarese, alla competenza e paziente professionalità delle interpreti, e alla passione messa da tutti i convenuti. 
 
Di Benedetto riferisce che da anni era suo desiderio portare questi temi a questo livello nel cuore di un luogo di esercizio democratico come il parlamento Bavarese e ricorda l’esperienza di Un’altra Italia a Monaco di Baviera.