Stati generali, «il giornalismo è democrazia»

Stati generali, «il giornalismo è democrazia»

Al via i lavori degli Stati generali della Parola, dell’Informazione e dell’Editoria, evento organizzato dall’Ordine dei giornalisti Sicilia con l’Ordine dei giornalisti nazionale e la Fondazione Taormina Arte in occasione dei sessant’anni dalla legge istitutiva dell’Ordine del 1963.

Dopo un documentario introduttivo prodotto da Rai Storia e il messaggio di Egle Palazzolo - iscritta all'Albo dei giornalisti dal 22 marzo 1961, ovvero da prima dell'istituzione dell'Ordine, quando i giornalisti erano riuniti in una forma associativa sotto l'egida del Ministero di Grazia e Giustizia - sono giunti i saluti istituzionali di Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria. 

Agli Stati generali di Taormina è giunto anche il saluto di Papa Francesco che ha espresso «vivo apprezzamento per l’impegno a servizio dell’informazione a favore della collettività». Dunque, gli interventi in apertura di Ester Bonafede, sovrintendente della Fondazione Taormina Arte, Mario Bolognari, sindaco di Taormina, Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti nazionale, Roberto Gueli, presidente dell’Ordine dei giornalisti Sicilia, Andrea Peria Giaconia, presidente del Corecom Sicilia, Francesco Pira, docente di Sociologia dei processi culturali e delegato del Rettore dell’Università di Messina. Gli Stati generali sono validi per la formazione universitaria per gli studenti dell’Università di Messina.

Durante la prima giornata di lavori, condotta dai giornalisti Elvira Terranova e Nino Randazzo, si sono svolti nove incontri tematici. Sul palco di Palazzo dei Congressi si sono alternati, come relatori e moderatori (in presenza e da remoto) Antonio Condorelli, Michele Mezza, Maurizio Molinari, Tiziana Martorana, Assia La Rosa, Francesco Pira, Gianni Riotta, Marina Turco, Roberta De Cicco, Marina Pupella, Giuseppe La Venia, Katia Scapellato, Claudio Brachino, Alessandra Costante, Aldo Mantineo, Gaetano Savatteri, Salvatore Di Salvo, Ester Bonafede, Giuseppe Di Forti, Tiziana Tavella, Salvatore Messina, Lino Morgante, Franco Nuccio, Antonello Piraneo, Franco Nicastro, Giulio Francese, Concetto Mannisi, Mario Barresi, Nuccio Anselmo, Sigfrido Ranucci, Riccardo Arena, Santino Franchina, Fabio Nuccio, Giuseppe Rizzuto, Elisabetta Raffa. 

Tutti gli interventi degli Stati generali saranno contenuti negli atti pubblicati a cura della Fondazione Federico II. 

Secondo Roberto Gueli, quella degli Stati generali è «un’occasione. Una due giorni dedicata a un mondo che cambia, e un cambiamento che è bene rappresentato nelle grafiche degli Stati generali: dalla macchina da scrivere siamo arrivati agli strumenti che tutti utilizziamo nella contemporaneità. Non mancano i problemi, querele temerarie, difficoltà di vendite dei giornali, il web che decolla dove però non ci sono regole certe e condivise. Da Taormina parte un messaggio, quindi ci rivolgiamo anche al Parlamento e al Governo, affinché vengano cambiate alcune leggi. Il nostro Ordine, che celebra sessant’anni, ha bisogno di un rinnovamento. Quello che non deve cambiare è quello che ci hanno insegnato i maestri di giornalismo, cercare le notizie, essere curiosi, verificare le fonti, pubblicare ciò che è certo. L’informazione deve essere anche ragionata, auspichiamo un ritorno delle inchieste, di cui oggi francamente avvertiamo la carenza».

La velocità, prerogativa delle nuove piattaforme, è un argomento su cui si è addentrato Carlo Bartoli: «Non credo ci sia da demonizzare nessuna forma di informazione, credo che occorra valorizzare in Italia le forme di comunicazione lenta. Non avere paura di impiegare tempo per spiegare, perché il mondo è complesso e semplificando alcune vicende si fa solo confusione». 

Ricco di spunti culturali - citazioni della Divina Commedia, delle Lezioni americane di Italo Calvino, messe in relazione ai temi della cultura e dell’informazione - l’intervento di Ester Bonafede, introdotto da un video sull’allineamento dei pianeti accompagnato dal brano Alpha di Vangelis.

«Abbiamo fortemente voluto questo evento  - ha detto la sovrintendente della Fondazione Taormina Arte - proprio perché riconosciamo l’importanza dell’informazione che attraverso i giornalisti arriva a tutti. Stati generali è un’associazione di termini che mi sembra particolarmente idonea rispetto a quello che vogliamo fare, perché la parola stato rappresenta la condizione dell’essere, risentire della gravità, al fine di cercare l’equilibrio. Il mio auspicio è che con questi presupposti Taormina diventi sede di un evento che possa riproporsi, perché oggi apriamo dibattiti su argomenti complessi. Questi non sono prerogativa solo degli addetti ai lavori, ma di tutti coloro che pensano che attraverso l’informazione si possa produrre la democrazia».

 

Alla conclusione dei lavori, lo spettacolo teatrale di Salvo Piparo, “Quattro centesimi a riga”, tratto dal libro omonimo del giornalista Lucio Luca. 

Gli Stati generali della Parola, dell’Informazione e dell’Editoria proseguono domani con due incontri su “Simboli e linguaggi della cronaca, autodisciplina e Authority” e “Il potere delle parole, i fatti che raccontano la storia. Le regole del giornalismo per una corretta informazione, secondo il Testo unico”, quest’ultimo valido per la formazione professionale dei giornalisti (riconosce 5 crediti deontologici).

Anche la giornata di domani sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube dell’Odg Sicilia https://www.youtube.com/@odgsicilia9448.

L’ingresso a Palazzo dei Congressi è libero fino a esaurimento posti.